Nell'ambito di quanto previsto dallo Statuto associativo, a più riprese, il C.D. ha manifestato la volontà di contribuire alle spese sostenute da pazienti a causa di patologie gravi e progressive di interesse trapiantoligico.
Si è deciso di stanziare, quindi, una quota annua, fissa o variabile, da ripartire a giudizio del C.D. tra alcuni di coloro che ne faranno richiesta, con modalità ed entità da stabilire in maniera completamente autonoma e inappellabile verso le quali non sono ammesse obiezioni o valutazioni di nessun genere. Tali contributi saranno contabilizzati a bilancio.
Le modalità di erogazione di cui sopra si rendono necessarie affinché l’aiuto economico eventualmente erogato al richiedente non sia vincolato a criteri rigidi di ripartizione che in questo caso si ritiene potrebbe essere, a nostro avviso, non adeguato e fonte di non equanimità.
Per saperne di più vai al progetto Un aiuto concreto